Il 14 novembre 1969, un gruppo di appassionati fotoamatori, fondò il Foto Club “La Chimera" con l’intenzione di divulgare la fotografia nella città di Arezzo. Sotto l’infaticabile guida di Natale (Lino) Abate, il neonato sodalizio fornì subito prova di grande vitalità, organizzando un corso di fotografia per tutti i fotoamatori aretini. Nel 1970 aderisce alla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (FIAF) e organizza il primo “Trofeo Chimera”, concorso nazionale di fotografia che, dopo un lungo periodo di interruzione, è giunto oggi alla 25 edizione, sempre raccogliendo notevole successo di pubblico e di critica.
Questi fatti, a riprova dell’interesse suscitato nell’opinione pubblica dalla attività della nuova associazione, si trovano puntualmente documentati nelle cronache della stampa locale, ed è in quest’ambito che viene dato grande risalto a quella che sarà la più importante attività del Foto Club: la raccolta e la conservazione delle immagini storiche della città divenuto poi l'ARCHIVIO STORICO FOTOGRAFICO ARETINO. Si legge infatti nella cronaca cittadina de “La Nazione" del 30 dicembre 1973:
“L’amministrazione comunale ha varato in questi giorni, in collaborazione con il Foto Club “La Chimera”, un’iniziativa di grande interesse cittadino. Si tratta della ricerca e della raccolta di vecchie foto e cartoline della nostra città realizzate anteriormente al 1960. All’iniziativa, per la quale il consiglio comunale ha stanziato 700 mila lire, hanno dato la propria adesione tutti i gruppi consiliari. Il compito della ricerca e della riproduzione delle foto è stato affidato dall’amministrazione comunale al Foto Club “La Chimera” la cui esperienza e serietà dà ottime garanzie di successo”
Il consenso e l’adesione alla iniziativa ebbero un risultato eccezionale: in poco più di tre mesi furono raccolte circa 700 immagini. Di queste, dopo una accurata selezione, ne furono scelte circa 300 con le quali (riprodotte nel formato classico 30x40, oltre ad alcuni poster) fu allestita, nel palazzo Guillichini di Corso Italia, la mostra fotografica “Arezzo ieri” che ebbe, non solo uno straordinario successo di pubblico e di critica, ma anche grande risonanza a livello nazionale. Si trattava, infatti, di una iniziativa senza precedenti in Italia, almeno in città delle dimensioni di Arezzo. Con le foto della mostra, il Comune pubblicò il libro “Un po’ di Arezzo: appunti con figure”, affidandone i testi al giornalista Mario Novi, che trattò l’argomento secondo l’ordine cronologico degli avvenimenti fotografati. Da questa esperienza, cioè dalla semplice raccolta di immagini, è nato un vero e proprio archivio: una struttura organizzata, dotata di un repertorio catalogato, con soggetti facilmente rintracciabili attraverso numerose chiavi di accesso. In quegli anni, l’Archivio Storico Fotografico Aretino del Foto Club "La Chimera", cresce in organizzazione, in qualità ed in quantità di immagini, fino a superare i 3000 reperti, di cui molti in lastre di vetro, grazie a lasciti di privati (in particolare gli archivi Mugnai e Pichi) ed a riproduzioni di stampe di Enti, Istituzioni, collezioni private, semplici cittadini.
Dopo un periodo relativamente lungo, durante il quale l’Archivio cresce, si organizza ed è sempre più utilizzato da studiosi, studenti universitari ed istituzioni, nel 1995, con la presidenza di Glauco Ciacci, si presenta l’occasione per aprirlo nuovamente al grande pubblico. La FIAF, infatti promuove la manifestazione “Era l’Italia” che coinvolge ben 150 circoli di città diverse nell’allestimento contemporaneo di altrettante mostre di foto d’epoca. La nostra “Arezzo racconta” , nella quale vengono esposte 60 fotografie nella sede del Club, ha un successo incredibile ed insperato, tantoché ne viene ricavato il calendario del 1996, tuttora ricercato oggetto da collezione. Constatato l’interesse, l’affetto e, a volte, la commozione con cui i concittadini aretini osservano la loro storia raccontata dalle foto, nasce l’idea di realizzare una grande mostra di fotografie, aggiornata con le nuove acquisizioni dell’Archivio. Quale migliore occasione, se non quella del compimento del trentesimo anno dalla fondazione?
Così nel maggio 1999, in concomitanza con il 51° Congresso FIAF, venne allestita, nella chiesa di Sant’Ignazio, con la collaborazione e il contributo della Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, la mostra “Arezzo: cent’anni in foto” con 360 fotografie dell’Archivio Storico. Il successo fu, a dir poco, clamoroso, tanto che, nel mese di luglio fu ripetuta nella neonata Galleria del Centro Commerciale di Via Amendola (Ipercoop). Fu anche deciso di trasformarla in un libro fotografico.
Pertanto a dicembre uscì una importante pubblicazione che, conservando l’organizzazione narrativa della mostra, ne mantenne anche il titolo: “Arezzo: cent’anni in foto”. Il racconto di un secolo di storia di una città e della sua gente si svolgeva, infatti, nella mostra e nel libro, per argomenti e brevi episodi, trattando due grandi temi:
Con la prefazione del Prof. Armando Cherici e i testi del Prof. Pierfrancesco Greci, il libro guidava il lettore/spettatore in un percorso nel passato, in parte conosciuto dai più anziani, tutto da scoprire per le nuove generazioni. Ma “Cent’anni in foto” non è stato solo un libro fotografico di grande successo: con le sue 361 immagini dell’archivio, per la prima volta in formato digitale, provocò una vera e propria rivoluzione nella conservazione e nel restauro delle immagini.
Consentì infatti la realizzazione della straordinaria mostra di stampe di arte fotografica “AntiquArezzo” costituita da 42 immagini opportunamente scelte tra quelle digitali di “Cent’anni in foto” e stampate magistralmente da Camera Chiara con le antiche tecniche “callitipia” e “cianotipia”. Il risultato della vendita del libro, consentì al Foto Club “La Chimera” nel 2001 di dotarsi di adeguati strumenti informatici e, avendo l’opportunità di gestire l’archivio Tavanti e i residui di quello Gaburri, iniziò la sistematica digitalizzazione delle immagini storiche e il loro restauro. Così fu possibile realizzare il sito www.fotoantiquaria.it, sostituito dal nuovo www.archiviostoricofotografico.it ,dove oggi sono visibili 2963 immagini, il video racconto “C’era una volta…Arezzo” (2002) e l’altro grande libro storico-fotografico “Arezzo e le sue valli” ( 2009). Quest’ultimo pubblicato insieme al quotidiano “La Nazione”, in occasione del suo 150° anniversario, e del quarantennale del Foto Club ”La Chimera"-
Inoltre sono state allestite numerose mostre tra cui le più importanti:
Dal 2013 il Foto Club “La Chimera” è affiliato all’Associazione Nazionale Comunità Sociali (ANCoS) nella cui sede, in Via Tiziano 8, è conservato tutto il materiale dell’Archivio Storico Fotografico Aretino insieme alle attrezzature necessarie alla sua gestione curata da Glauco Ciacci e Giovanni Tortorizio.
Tutte le iniziative legate alla pubblicazione delle foto storiche dell’Archivio, hanno sempre riscontrato un notevole successo di pubblico a rimarcare l’affetto degli aretini per tutto ciò che riguarda la storia della città e le loro radici. Ma il più grande successo resta ancora il libro “Arezzo: cent’anni in foto” ormai esaurito da tempo, ma sempre molto ricercato. Pertanto, dopo 16 anni è stato deciso di stamparne una nuova edizione aggiornata, aggiungendovi oltre 100 nuove immagini e sostituendone molte con altre di migliore qualità. L’uscita del libro nel dicembre del 2015, è stata collegata all’allestimento della mostra omonima con le 100 nuove fotografie, proposta in diversi ambienti, compresa la sede del Foto Club “La Chimera” dove si è conclusa il 15 maggio 2016.
In occasione della 64a Foto Antiquaria del 24 settembre 2017 e della Fiera Antiquaria di ottobre, è stata organizzata la mostra di fotografie storiche "Storie fotografiche aretine: dal Fabbricone al Parco Pertini" in collaborazione con il "Comitato ex Dipendenti SACFEM" per commemorare i 110 anni dalla fondzione della grande fabbrica. La mostra è stata allestita nella sede del Foto Club “La Chimera” a cura di Glauco Ciacci e Giovanni Tortorizio ed ha registrato uno straordinario successo, suscitando stupore, meraviglia e incredulità nei tanti frequentatori del Parco Pertini che hanno potuto constatare cosa sorgeva in quel vasto polmone verde fino al 1979. Si è conclusa il 15 ottobre 2017.
Nel 2019 per onorare il 50° anniversario della nascita del FC "La Chimera" è stato deciso di rinnovare completamente la sede storica sotto le Logge Vasari creando "Il Chimera Foto Gallery" , spazio espositivo collocato in una posizione di grande prestigio, aperta anche a fotografi non associati. Dal 28 Aprile al 12 Maggio, in concomitanza della 67a Foto Antiquaria, vi è stata allestita la riedizione parziale della mostra "Arezzo ieri" esponendo alcune stampe e poster originali della mostra omonima del 1974 dalla quale ebbe origile l'Archivio Storico Fotografico Aretino.
Dal 1° al 16 febbraio 2020 "Il chimera Foto Gallery" ha ospitato la mostra di fotografie storiche "Arezzo tra '800 e '900" che comprende 30 stampe 40x60 in forex di Arezzo nel periodo compreso tra il 1880 e il 1920.
La disponibilità delle immagini in formato digitale ad alta risoluzione, ha permesso al Foto Club "La Chimera" di pubblicare importanti libri fotografici, il videoracconto in VHS e DVD "C'ERA UNA VOLTA...AREZZO" e allestire moltissime mostre di fotografie sulla storia di Arezzo.
Inoltre grazie alla tecnologia informatica è stato possibile inserire in internet e rendere disponibilii a tutti le immgini dei negativi e le stampe dell'Archivio.
Tuttavia, trattandosi di un lavoro fotoamatoriale, curato da Glauco Ciacci e Giovanni Tortorizio, potrebbero essere riscontrati, nella schedatura delle immagini, errori di vario genere od omissioni: correzioni e integrazioni documentate saranno particolarmente gradite.
Ancora più gradite saranno le offerte di collaborazione e contributi, anche di nuove fotografie, per il mantenimento e l’ampliamento dell’Archivio Storico Fotografico Aretino .